Svezzamento con la nutrizionista
per non improvvisare
Dai sei mesi in poi, inizia un periodo unico nella vita del bambino, lo svezzamento o divezzamento meglio noto come alimentazione complementare!
Un passaggio delicato
In questa fase della vita, il piccolo passa da un’alimentazione esclusivamente liquida a base di latte ad una complementare arricchita da nuove consistenze e diversi sapori, che condurrà il bambino all’introduzione di tutti i cibi solidi.
Il latte quindi non sarà sostituito ma, a questo, si affiancheranno nuovi cibi che gli consentiranno di iniziare ad esplorare il mondo, non solo con il gusto, ma anche con il tatto e l’olfatto.
Un periodi di Apprendimento
In questo periodo quindi la parola chiave è APPRENDIMENTO, poiché il lattante svilupperà nuove capacità cognitive e motorie ed imparerà ad alimentarsi con qualcosa di diverso rispetto al latte.
Inoltre, le pappe integreranno l’alimentazione lattea di micronutrienti (quali ferro e zinco ) ormai carenti, e aumenteranno l’apporto di calorie, che a questa età inizia a essere carente con il solo allattamento.
Approccio classico o autosvezzamento?
Il processo di divezzamento, in accordo con il pediatra di fiducia, può essere affrontato in 2 modi: approccio classico o autosvezzamento.
- L’approccio classico prevede l’introduzione graduale dei nuovi cibi, tutte sotto forma di pappa o omogenizzato. Si parte con la frutta omogenizzata per merenda e poi si introduce la prima pappa a base di brodo vegetale leggero (carota, patata e zucchina), a cui si aggiungono le prime creme (crema di riso o mais e tapioca), per poi passare alla carne o al pesce frullato (o omogeneizzato, meglio se biologico).
- L’autosvezzamento non prevede l’introduzione di pappine, ma si procede direttamente con il cibo dei genitori. Non segue quindi un schema rigido legato alle grammature e all’introduzione graduale dei cibi, ma si basa sull’interesse del bambino rispetto al cibo e sulla sua capacità di autoregolarsi rispetto alle quantità.
Naturalmente non esiste un percorso corretto e uno sbagliato, ma tutto si basa sull’ attitudine del bambino nei confronti del cibo e sulla tranquillità con cui la mamma affronta questo importantissimo periodo.
Dalla nostra esperienza di mamme e nutrizioniste ci sentiamo di consigliare anche un approccio misto, in modo graduale, che prevede l’introduzione delle pappe e contemporaneamente anche di cibi “da grandi” facendo attenzione ai tagli sicuri.
Si tratta infatti di un periodo molto critico per i nostri bambini, poiché adesso inizieranno a sviluppare il loro senso del gusto.
È fondamentale adottare, fin dai loro primi assaggi, alcune astuzie funzionali alle abitudini familiari a tavola.
Lavorare bene in questo momento, scegliendo un’alimentazione corretta e bilanciata per nostro figlio, significa regalargli un plus in salute che durerà per tutta la sua vita.
Se hai un bambino nell’età dello svezzamento non perderti i nostri seminari in presenza in collaborazione con mammammamma a Bologna!
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